ATTO PENITENZIALE

* Signore, altre voci soffocano la tua voce, altri rumori ed affanni assorbono la nostra attenzione, abbi pietà di noi. Signore, pietà.

* Cristo, tu che hai vinto la morte e hai fatto risplendere la vita, abbi pietà di noi. Cristo, pietà.

* Signore, Figlio prediletto, la tua croce ci spaventa e non abbiamo il coraggio di seguirti, abbi pietà di noi. Signore, pietà.


PREGHIERA DEI
FEDELI

* Signore, aiuta la tua Chiesa ad essere strumento di benedizione per il mondo. Rendila attenta all’ascolto della tua parola perché possa offrire agli uomini, assetati di verità, parole e gesti di speranza e di vita. Preghiamo

* Signore, donaci la pazienza di cercarti nelle vicende di ogni giorno, aiutaci a guardare gli aspetti più difficili della vita con gli occhi carichi di quella fede che viene dall’aver fatto esperienza del tuo amore. Preghiamo

* Donaci la tua luce, Signore, per riconoscerti nel volto dei nostri fratelli, soprattutto di quelli più colpiti dalla povertà e dalla sofferenza; fa che sappiamo esprimere con segni di carità la fede che professione con le nostre labbra. Preghiamo

* Signore, sulla montagna hai rivelato il volto glorioso del tuo Figlio. Fa’ che questa celebrazione diventi un reale incontro con il Risorto, capace di trasfigurare la nostra vita e di sostenerla con la sua parola e il suo pane. Preghiamo


PER LA MEDITAZIONE

Dopo la comunione

Il mistero della Trasfigurazione non va staccato dal contesto del cammino che Gesù sta percorrendo. Egli si è ormai decisamente diretto verso il compimento della sua missione, ben sapendo che, per giungere alla risurrezione, dovrà passare attraverso la passione e la morte di croce. Di questo ha parlato apertamente ai discepoli, i quali però non hanno capito, anzi, hanno rifiutato questa prospettiva, perché non ragionano secondo Dio, ma secondo gli uomini (cfr Mt 16,23). Per questo Gesù porta con sé tre di loro sulla montagna e rivela la sua gloria divina, splendore di Verità e d’Amore. Gesù vuole che questa luce possa illuminare i loro cuori quando attraverseranno il buio fitto della sua passione e morte, quando lo scandalo della croce sarà per loro insopportabile. Dio è luce, e Gesù vuole donare ai suoi amici più intimi l’esperienza di questa luce, che dimora in Lui. Così, dopo questo avvenimento, Egli sarà in loro luce interiore, capace di proteggerli dagli assalti delle tenebre. Anche nella notte più oscura, Gesù è la lampada che non si spegne mai. Sant’Agostino riassume questo mistero con una espressione bellissima, dice: «Ciò che per gli occhi del corpo è il sole che vediamo, lo è [Cristo] per gli occhi del cuore» (Sermo 78, 2: PL 38, 490).

Benedetto XVI

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